domenica 27 settembre 2015

Very Easy!




Giacca, Jeans e berretto Piazza Italia A/I '15/'16; scarpe Converse All Star P/E '15; calze cuori, Calzedonia stagione passata.

giovedì 17 settembre 2015

Stringivita a vista


Camicia con bottoni gioiello, Motivi; Leggings Calzedonia entrambi di stagioni passate; sneakers I.Marant; stringivita in pizzo, Yamamay A/I '15/'16.

Per rendere portabile questo accessorio l'unico modo è utilizzarlo sopra i vestiti. In questo caso spicca  sul bianco della camicia e la sua importanza è smorzata dal jeans.
Si trovano miriadi di corsetti stringivita in stile Vittoriano, di ogni colore possibile e di varie misure, contenuti come questo o più importanti.
Per rivoluzionare un semplice abitino nero è sufficiente farlo rivivere aggiungendo all'outfit uno stringivita, mantenendo sempre presente che si tratta pur sempre di un indumento nato per stare sotto, non sopra agli abiti, di qui una serie di regole ( implicite ) da tener presenti per non rendersi ridicoli o ancor peggio perdere raffinatezza.





Questo accessorio può costituire un grande alleato per portare novità ad abiti che magari hanno stancato oppure sono troppo semplici o ancora risultano leggermente ampi rispetto a quanto si desidera.
Un buon corsetto deve avere certe caratteristiche quali la presenza di stecche resistenti, cioè che non si piegano, la possibilità ovviamente di essere stretto, la qualità dei tagli di stoffa attraverso i quali è stato realizzato, infatti bisogna tener conto della fisionomia del corpo, ricreando una specie di doppia pelle, una sorta di nostra impronta, per questo motivo il più delle volte per togliersi questo sfizio sarebbe geniale ricorrere a un laboratorio artigianale, dal corsettiere.
Questo in generale, ma volendo essere precisi si devono contare tre gruppi che indicano il genere di cui sto scrivendo: corsetti vittoriani, corsetti standard e stringivita come quello semplice che indosso io.
Nei corsetti standard le stecche devono essere adeguatamente posizionate, per far sì che vi sia sostegno. In commercio si trovano corsetti con stecche di ogni tipo, dall'acciaio alla plastica, quest'ultima costa meno, ma non è valida; si trovano poi corsetti con stecche in bambù e in avorio.
Molta attenzione al tipo di stoffa utilizzata, dev'essere resistente.
Sarà poi utile affidarsi a un esperto, finché il discorso riguarda un accessorio da sfoggiare non vale nemmeno la pena investirci molto, ma se l'uso che se ne vuole fare è più serio, magari per aiutare la postura oltre a esaltare il punto vita, è consigliabile affidarsi a chi se ne intende, perché un corsetto indossato male, troppo stretto può creare seri danni alla salute, specie quelli vittoriani che hanno una vita sottilissima.







Ora qualche primato, al quale dico: " No, grazie! "

L'inglese Ethel Granger, 1905-1982, 33 cm di girovita

L'attrice francese Emilie-Marie Bouchaud, 1874-1939, anch'ella 33 cm di girovita

L'americana Cathie Jung, nata nel 1937, 38,1 cm di girovita


Credo non servano commenti, beate le signore dell'epoca vittoriana che sfoggiavano una figura elegante e femminile con i loro meravigliosi corsetti con stecche di osso di balena, ma queste tre signore hanno un po' esagerato....mah...
L'idea del corsetto è favolosa, credo sia uno degli elementi più seducenti della storia della moda femminile. Ma c'è un limite a tutto.